domenica 8 marzo 2009
Avv. Giovanni Patruno: "Il PD confuso da Roma"
IL PD CONFUSO DA ROMA A CANOSA - SEGRETARIO CITTADINO CONTRO IL PROPRIO CAPOGRUPPO
Da qualche tempo a questa parte il PD canosino ha rivolto attenzioni al sottoscritto che gli danno un’importanza maggiore rispetto al ruolo che ricopre. Ritenevo pertanto di non dover nemmeno rispondere a quelli che mi sembravano più il tentativo maldestro di spostare l’attenzione dai problemi interni del PD che non un serio e reale progetto alternativo al governo della città. L’ultima nota del segretario cittadino poi, peraltro incomprensibile ai non addetti ai lavori, ha destato in me la voglia di sottolineare come il PD canosino sia lo specchio del PD romano: tutta protesta e nessuna proposta, tanto peggio va l’Italia tanto meglio va il PD tanto peggio va a Canosa tanto meglio va il PD.
Questo assioma avrebbe senso se gli elettori italiani e canosini avessero ancora l’anello al naso, accessorio che hanno dimesso dopo il crollo della Democrazia Cristiana e del Partito Comunista, fatta salva qualche rara eccezione che oltre all’anello porta anche la sveglia al collo ed aspetta la prossima piena dell’Ofanto per essere magari eletto consigliere alla sesta provincia pugliese. Il PD canosino oltre ad essere il partito del “contro questo e contro quello” è anche il Partito delle Dimissioni visto che gli atti più importanti dallo stesso prodotti sono state le richieste di dimissioni del Presidente Pizzuto in occasione della sua elezione con “solo” 17 voti su 22 disponibili, dell’ex assessore all’Ambiente Trevisani, del Sindaco Ventola e dell’assessore Casamassima in occasione del procedimento giudiziario in corso, del nuovo Comandante del Vigili Urbani per questioni attinenti i suoi precedenti incarichi e dulcis in fundo del Presidente della Fondazione Archeologica per la questione discarica.
Il PD ha anche il record di aver fatto dimettere il governo ombra di Veltroni. Insomma tutti gli altri sono brutti e cattivi loro sono buoni e bravi, solo perché non hanno mai governato Canosa, per la verità sono durati solo 14 mesi con l’amministrazione Lomuscio nel 2001, o perché non hanno la responsabilità di decidere un bel nulla quindi le possono “sparare” come più gli aggrada tanto a Canosa non amministreranno mai e non potranno attuare quello che chiedono. Io ho ricoperto per cinque anni il ruolo di vicesindaco con 5 deleghe assessorili di grande responsabilità e posso certificare sulla mia pelle che la politica, quella con la P maiuscola, è una cosa seria, ma amministrare una città o anche solo un condominio in periodi di crisi non prevede l’approssimazione dei comportamenti ma una piena assunzione di responsabilità delle scelte che non possono mai accontentare tutti. Un’amministratore, anzi un buon amministratore, sia pubblico che privato deve attenersi al principio di scegliere, decidere e risolvere velocemente e se l’Italia paga le nefandezze del passato come anche la nostra Canosa, questo lo si deve alla politica attaccata al partitismo becero e non alla concreta capacità di risolvere i problemi dei cittadini migliorandone l’esistenza.
Concludo pensando che probabilmente non sono un politico perché altrimenti oggi ricoprirei altri posti, ma sono un sano amministratore, anche oggi che siedo all’opposizione, che deve risolvere e non parlare o demolire perché questo non serve nemmeno all’opposizione. La nostra posizione e chiara, se un provvedimento va verso gli interessi esclusivi della città, che lo proponga la destra o la sinistra noi ce ne infischiamo altamente, l’importante restano gli interessi di tutti i canosini anche di quelli che non ci votano perché per noi finito il momento elettorale resta l’obbligo di sviluppo di Canosa. Il provvedimento DPP che abbiamo votato, così come nelle altre tre rare eccezioni, lo avremmo votato comunque, maggioranza presente o meno, salvo poi le verifiche successive nel voto definitivo quando ritornerà in Consiglio comunale all’esito delle osservazioni. Per la mia cultura amministrativa è improponibile un segretario cittadino del PD che smentisce un capogruppo del PD perché è sinonimo di incapacità amministrativa. Mi sia concesso un ultimo appunto ricordando che il Consigliere Caracciolo, non ama il consigliere Patruno per il semplice motivo che conoscendolo molto bene, rivolge tali naturali attenzioni alla sua signora e alla sua famiglia, così come il sottoscritto che ha ben chiaro il ruolo di ognuno di noi nella società senza miscellanea alcuna.
Buona campagna elettorale a tutti anche ai perdenti.
Giovanni Patruno
Consigliere Comunale
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento